Herbert R. Hoggart (1918-2014) è stato un sociologo inglese che, nel 1964, fondò il Centre for Contemporary Cultural Studies (CCCS) a Birmingham, segnando l’inizio degli studi culturali (Cultural Studies). Questo approccio critico nacque in Gran Bretagna nel contesto del post-impero coloniale e affrontava temi legati a immigrazione, identità (etnicità, genere, sessualità, diritti, minoranze), disuguaglianze di classe e questioni sociali emergenti.
Gli studi culturali reinterpretarono il concetto antropologico di cultura: non più inteso come l’insieme di modelli di una comunità specifica, ma come un’arena di confronto, dibattito e conflitto tra gruppi sociali. La cultura divenne un insieme di discorsi, in cui ogni gruppo esprimeva e difendeva la propria visione e identità.
Questa visione si ispirò anche al pensiero di Antonio Gramsci, che descriveva la cultura come un campo di lotta tra egemonia e subalternità. Centrale negli studi culturali è il concetto di agency (traducibile come “agentività”), ovvero la capacità degli individui di dare significato agli eventi, accettandoli o resistendovi, per affermare la propria soggettività.

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