sabato 25 gennaio 2025

Pedagogia: "Emilio"

 L’“Emilio” è suddiviso in cinque libri, ognuno dedicato a una fase specifica della vita del protagonista, Emilio, per rappresentare le diverse tappe del suo sviluppo fisico, intellettuale e morale. La trama ruota intorno all’educazione ideale di Emilio, secondo i principi naturali e progressivi sostenuti da Rousseau, fino alla formazione di un uomo libero, virtuoso e autonomo.


Secondo Rousseau, l’educazione deve essere negativa, ossia non basata sull’imposizione o sulla trasmissione diretta di nozioni, ma sull’esperienza e sulla scoperta autonoma del bambino. È un tipo di educazione che rispetta la natura del fanciullo, senza forzarlo o adattarlo prematuramente alla società.


Rousseau introduce l’idea che l’educazione deve seguire le fasi di sviluppo naturale del bambino, valorizzando l’esperienza diretta e l’apprendimento attraverso il contatto con il mondo reale. Si oppone all’educazione autoritaria e rigida dell’epoca, promuovendo invece un metodo più libero e rispettoso della natura del fanciullo.


Nei testi di Rousseau, il bambino è considerato un essere naturalmente buono, con bisogni e capacità che si sviluppano gradualmente secondo le leggi della natura. Per questo motivo, il bambino deve essere educato rispettando i suoi tempi e le sue inclinazioni, senza corrompere la sua purezza con influenze premature della società.


mercoledì 8 gennaio 2025

Psicologia: psicologia sociale

La psicologia sociale studia le interazioni tra gli individui, i gruppi e l’ambiente sociale, ponendo attenzione su come i pensieri, le emozioni e i comportamenti siano influenzati dalla presenza, reale o percepita, degli altri. Analizza fenomeni come l’influenza sociale, la comunicazione, i pregiudizi, le relazioni interpersonali e i processi decisionali.


Negli Stati Uniti, la psicologia sociale si è evoluta rapidamente nella prima parte del Novecento grazie al crescente interesse per lo studio scientifico del comportamento umano e per le applicazioni pratiche nella società. In particolare, le due guerre mondiali hanno spinto a studiare temi come la propaganda, la leadership, il conformismo e il comportamento di gruppo. Inoltre, l’interazione tra sociologia e psicologia ha contribuito a sviluppare metodi quantitativi e sperimentali.


Secondo Gustave Le Bon, nella folla l’individuo perde la propria identità e autonomia razionale, diventando parte di un “anima collettiva”. I principali meccanismi sono:

Contagio emotivo, in cui le emozioni e i comportamenti si diffondono rapidamente.

Suggerimento, per cui l’individuo accetta passivamente le idee e gli stimoli provenienti dalla folla.

Anonimato, che riduce il senso di responsabilità personale e favorisce comportamenti impulsivi.


Freud fonda il suo studio sulla psicologia della folla sul presupposto che i membri di una folla siano uniti da un forte legame emotivo e inconsapevole con un leader o un’idea condivisa. Questo legame è paragonato alla relazione tra il bambino e il genitore, caratterizzata da un senso di dipendenza e identificazione, che porta alla sospensione della razionalità individuale a favore di una volontà collettiva.





Pedagogia: Kant

Vita e opere di Immanuel Kant • Nato nel 1724 a Königsberg (oggi Kaliningrad), in Prussia orientale, da una famiglia di artigiani con fo...